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LATHING A NEW MAN – TORNIRE UN UOMO NUOVO

Almeno conosco il mio nome.
Loro non si stancheranno mai,
i nostri frivoli nemici, di forgiare nuovi miserabili.
L’uomo, fatto di fango,
resterà nella casa del suo creatore,
dove le sue mani azionano i macchinari
temprati tra le fiamme della forgia.
L’uomo, fatto di nulla,
resterà nella casa del suo creatore,
dove le parole penetrano nella carne come fossero chiodi.
Egli lo sa. Gli piace il nome che gli è stato dato.
Ma non capirà mai i vani significati.
La lavorazione di questa eterogeneità egli la conosce.

THE WHITE PLATEAU – L’ALTOPIANO BIANCO

Questa sensazione può quasi essere indossata,
come si infila un vestito.
Sono diventato cieco a furia di cercare la luce.
Un altopiano bianco si espande nei tuoi sogni.
Il tempo non ti restituirà mai ciò che hai perduto.
Fa fiorire i deserti, ma non per noi.
Abbiamo barattato il cielo che ci era stato affidato
con il suo aiuto.
Un altopiano bianco si espande nei tuoi sogni.
E’ cosparso della sabbia degli anni e seccato dal sole.
E’ cosparso della sabbia dell’oscuro mantra della nostra epoca.

THE LONGITUDE OF SLEEP – LA DURATA DEL SONNO

In queste terre orientali in guerra le minacce aumentano coi giorni.
Si raccolgono come nubi che vogliono oscurare la luce.
Le minacce però ci sono davvero.
Eppure, come spesso vale per le intimidazioni,
non hanno mai molto a che fare con la scena reale.
Nelle terre non coinvolte dalla guerra giungono le stesse minacce,
come stormi di uccelli.
Passano e aggrediscono ai fianchi.
Si raccolgono come nubi che vogliono oscurare la luce.
Le minacce però ci sono davvero.
Eppure, come spesso vale per le intimidazioni,
non hanno mai molto a che fare con la scena reale.
Tuttavia, finchè i responsabili del conflitto
continueranno a tenere vivo il calore della fornace,
noi saremo in ansia e cadremo come quei maledetti uccelli,
vedendo svanire la nostra felicità.
Continueremo a vivere in questa dannata e buia incertezza.
Mentre dormivi sono uscito di casa.
L’essenza del fuoco mi soffiava sul collo
e mi sono messo a inseguire le nuvole che si raccoglievano
e volevano oscurare la luce.

KING OF JULY – RE DI LUGLIO

E’ come prendere un’onda, solo per farsi travolgere.
Non c’è alcuna speranza di poter toccare il fondo con i piedi.
Come se con uno scatto di serratura perfetto
si potesse sigillare un destino,
senza il benché minimo senso di pericolo.
E’ come spiccare il volo su ali enormi,
nel cielo più blu e bruciarsi con il sole.
Come se un pettegolezzo potesse marchiarmi per sempre
e imprimere su di me un segno di fuoco che tutti possano vedere.
La porta delle promesse si era aperta,
ma poi si è richiusa.
Devi crederci!
Devi scrivere tutti i nomi!
Infine rilassati e dimentica!
Qui non è rimasto nessun legame
e questo intralcia l’espressione del vero me.

OF BIRTH FOR PASSING – LA NASCITA PER MORIRE

Se vuoi scappare sotto i raggi del sole
o nella bruma del gelo,
aggrappati a un ultimo sguardo gettato sul giardino,
ammantato del più candido bianco invernale!
Sembrerà vero, qui sull’ultimo miglio di strada.
Sembrerà vero, all’alba di qualcosa di nuovo.
Sembrerà vero, qui tra la nascita e la morte.
Questo respiro, come un passero, era destinato a volare.
Nella stretta del freddo dell’inverno
la vita baratterà la sconfitta
con una nuova scintilla di speranza
e si azzufferà per una pace serena.
Tutto sarà rivestito del più candido bianco invernale.
Questo respiro, come un passero, era destinato a volare.
A scambiare la nascita con la morte, senza l’ombra di un dubbio.
Ogni parola è stata ascoltata.
Niente è andato sprecato in questo scambio tra nascita e morte.
Il giardino ispira un senso di libertà e ci dice: “Via! Siete liberi! Volate via!”

OUT OF THE WIND – AL RIPARO DAL VENTO

Di tanto in tanto emerge l’invisibile.
Esce dalle profondità col suo abito migliore,
libero di ossessionare gli occhi che lo vedono.
Fili argentati si agiteranno nella foschia.
Pelle e fragili ossa verranno appese nella notte.
Siamo affamati di meraviglia.
Siamo affascinati dalla paura,
ma soltanto finché ci sentiamo al sicuro.
E’ suo compito assillarci con delicatezza,
come fa la radio quotidianamente.
L’accompagna una canzone che si ode nei boschi.
“Portala al riparo dal vento e lontana dal fumo!
Portala al riparo dal vento,
a sorseggiare del brandy e del vino!
Portala al riparo dal vento!
Se soltanto le mie ossa non l’avessero avvertito!
Portala al riparo dal vento e lontana dal fumo!”

NIGHTS IN WHITE SATIN – NOTTI DI RASO BIANCO

Notti di raso bianco che non finiranno mai.
Lettere che ho scritto e non ho mai spedito.
La bellezza che un tempo mi sono perso con questi occhi.
Ma qual è la verità? Non saprei più dirlo.
Perché ti voglio bene! Sì, ti voglio bene!
Guardo le persone, alcune mano nella mano
e quello che sto passando non lo possono capire.
Alcune cercano di trasmettermi pensieri che non riescono a definire
e quello che vuoi essere alla fine sarà ciò che sarai.
Perché ti voglio bene! Sì, ti voglio bene!

TIDE SHIFT – CAMBIAMENTO DI MAREA

Che cosa sono quei segni di denti sulla tua carne?
Perché quelle zanne spaventose ti mordono?
Che cosa significano quelle parole
che non farebbero male a una mosca?
Sono come le promesse
di abbassare le tasse o di aumentare lo stipendio?
Riuscirà mai un solido muro
a contenere la marea che cresce?
Come un fiume oltre un muro che si sgretola,
l’argine sei tu.
Dov’è finito il coraggio per il domani?
Il coraggio di prendere posizione e di non farsi abbattere.
Posso suggerirtelo.
E’ già stato consumato dalla paura del presente.
E le chiuse sono appena state aperte.

INSTEAD OF SAND AND STONE – INVECE DI SABBIA E PIETRA

Fu ordinato di progettare e costruire con sabbia e pietra
un labirinto che fosse bello e grandioso.
Un labirinto che soddisfacesse la richiesta di farci sparire.
Fu ordinato di progettare e costruire con lacrime e inquietudine
un labirinto che fosse bello e grandioso.
Un labirinto che soddisfacesse la richiesta.
Ma in questo mio labirinto non troverai né mura invalicabili,
né scale da salire.
Nessun luccichio d’oro.
Nessuna catena a cui essere legati.
Poiché ho creato il mio labirinto dal deserto dell’anima.

AMENDED – RISANATO

Ci lavorerò e cercherò di guarirmi.
Di riparare e saldare insieme tutti i pezzi.
Estinguerò e soffocherò i fuochi che ho acceso.
Libererò gli uccelli che ho messo in gabbia.
Viaggerò al freddo, alla ricerca di una casa di luce.
Invocherò la notte
e costringerò i suoi fantasmi a farsi da parte.
Respirerò la vita con le promesse che ho infranto.
Camminerò per giorni sotto il sole
e arriverò a dire:” Sono arrivato!
Sono nella casa di luce. Guardatemi!
La notte ed io siamo a colloquio.
Credetemi! Le mie parole hanno di nuovo un peso.
Ascoltatemi! Le ferite mi hanno guarito”.

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