Disconnection complete

SKY IS NEVER THE SAME – IL CIELO NON E’ MAI UGUALE

Un soffitto dalla volta bassa.
Il paesaggio è in espansione.
Instabile e sempre più vicino.
E’ difficile focalizzare o concentrarsi.
Il moto incostante si raccoglie.
Si formano figure incerte in evoluzione.
Il cielo non è mai uguale,
così come gli schemi del pensiero.
Un piccolo cambiamento nell’atmosfera risuona.
La molteplicità delle nuvole.
Le sfaccettature della mente.
Un piccolo cambiamento fa la differenza e si moltiplica.
La volta è a mezza altezza e sale.
L’inversione termica si contiene.
Le forme si dissolvono, sfilacciandosi.
Un moto ambiguo si addensa.
Il cielo non è mai uguale,
così come gli schemi del pensiero.
La volta è ora più alta.
L’altitudine è cresciuta come su uno schermo panoramico.
E’ molto lontana, fuori portata.
Un moto distruttivo si concentra.
Si formano figure incerte
che si evolvono in qualcosa di nuovo e inaspettato.
La combinazione dei diversi strati,
nella attuale condizione, prelude a una tempesta.

CLOSE CALL – RISCHIO

Un altro giorno.
Le tende sono tirate.
Si pensa troppo
su schedari corrotti di ricordi distanti.
Fanno ritorno non invitati.
Il sistema è in avaria.
Chi ha lasciato spalancati i portelli della diga?
Avevo bisogno di risposte
e ho trovato ancora più domande.
Certe cose è meglio lasciarle perdere.
E’ stato un rischio,
quasi fosse già stato deciso.
Un tale rischio,
ma la vita si è messa in mezzo.
Un gioco di luce.
Un’ondata di calore
e i minuti che passano fondendosi tra loro.
Un pensiero di fuga.
Un rischio,
come in un sogno che sbiadisce,
intrappolato in una corrente sonnolenta.
Sono ancora insieme, la paura e il dolore,
ma le stagioni cambiano.
Fermati ora!
Riavvolgi e analizza!
Ho bisogno di un cielo terso.
Di trovare qualche distrazione.
Certe cose è meglio lasciarle perdere.
E’ stato un rischio,
quasi fosse già stato deciso.
Un tale rischio,
ma la vita si è messa in mezzo.
Questa volta ci sono andato così vicino.
Che rischio!
Ma la vita…

NOTHING HOLDS THE STORM – NIENTE TRATTIENE LA TEMPESTA

Gelate di un freddo mattino.
Il cielo è indifferente.
Il terreno è brullo e inflessibile.
Sono perduto nella parte lontana dei pensieri più distruttivi.
Legioni di nubi avanzano strisciando
e si fa più difficile respirare.
Sono perso nella rete in costante evoluzione
di una reciprocità senza senso.
Congiura il demone della resistenza.
Ora sono libero!
Niente trattiene la tempesta.
Ogni potere è annichilito e spazzato via.
Le forme vengono stravolte.
Guarda i fotogrammi della transizione autunnale
prima che si scateni la tempesta!
Un fronte freddo passa nella fioca luce del giorno.
La pressione aumenta.
E’ tempo di scappare.
Il tempo e il clima hanno imposto il loro dazio tanto tempo fa
e ci circonda imponente con il nucleo al minimo storico.
Dentro questo vorticante muro di polvere
i paradigmi infranti collidono
e i conflitti genereranno sussulti con la promessa di libertà.
In questo momento non c’è alcuna luce
e non esistono soluzioni.
Tutti i sistemi sono sovraccarichi
a causa di errori indefiniti.
Con il vento ululante arriva il dolore
e con l’alta marea un secondo pensiero.
Niente trattiene la tempesta.
I segnali d’avvertimento vengono demoliti.
Accogliamo la tempesta!

BECOME INVISIBLE – DIVENTARE INVISIBILE

Una pietra in un fiume nascosta alla vista.
La corrente le passa sopra
e le alterazioni della luce giocano con la superficie trasparente.
Per qualche motivo le lunghezze d’onda sono state ignorate,
guardandovi attraverso
e il disastro sociale ha alimentato le illusioni e niente più.
Quando l’equilibrio si rompe
le cose degenerano
e le connessioni s’interrompono.
Brucia tutti i ponti
e chiudi ogni porta!
Diventa invisibile!
Si combatte e si perde una guerra
in qualche avventura cosmica intestina,
ma l’immensa ruota della società continua a girare.
Sembra che non sia un grosso affare e che anzi sia inutile
guardare dentro dall’esterno,
ma le menti insistono oltre i limiti della ragione.
Diventa invisibile!
Arresta il sistema nella difesa finale!
Sei esausto di impersonare il tuo ruolo
e mischi le metafore finché nulla ha più senso.
Sei lontano dal limite del controllo.

DISTORT REALITY – REALTA’ DISTORTA

L’attuale situazione è insostenibile.
Si percepisce troppa confusione.
C’è bisogno di rimedi sintetici
per mettere a tacere il caos interiore.
(Controllo)
Si cerca un luogo nella mente frammentata.
Chi trova tiene!
Questo mondo non è affatto come dovrebbe essere.
Le forme e i colori sono sbagliati.
Nel profondo non c’è nulla da provare, sentire e vedere.
Evadete! E’ una realtà distorta.
La concezione del futuro è impensabile,
eppure ancora nutriamo l’illusione
che da qualche parte nel tempo le cose si possano risolvere.
Spegnete la logica nel cuore!
(Controllo)
Siamo nati in un sistema di schiavi,
in questo mondo di sofferenza,
in cui viene esercitata la distrazione.
Voltatevi!
Tornate verso il gioco d’ombre!
La verità là fuori è accecante e luminosa.
Voltatevi!
Definite almeno ciò che è reale!
Il mondo esterno è decisamente sopravvalutato.
Nulla è come dovrebbe essere.
E’ tutto sbagliato.

ANXIETY REFLECTED – ANSIA RIFLESSA

Si sudano pomeriggi d’amarezza in estenuante solitudine.
Bottiglie vuote raccolgono la polvere sotto gli scaffali.
Quanto è diventata irragionevolmente d’avanguardia questa esistenza,
mentre si propongono brindisi ai monologhi,
incapaci di andare avanti!
La frustrazione porta alla rabbia
e conduce al vuoto e alla paura.
E’ scritto negli angoli della mia anima in bianco e nero.
Come è possibile che sia sempre così difficile capire?
Sono a metà strada in questo lago di dolore chiamato “vita”.
Ansia riflessa.
Dove sto andando con questo cane nero al mio fianco?
Qui giù, nelle acque più profonde,
qual è il significato di tutto?
Queste oscure e contorte radici restano ancorate alla sofferenza
su un terreno fertile di opprimente insicurezza.
Ho visto persone vivere la vita nel modo giusto,
ma i colori che usavano erano troppo sgargianti.
Forme diverse. Lo stesso sole.
Ombre diverse. Lo stesso sole.
Bockhill Street era agitata dai bisbigli nella nebbia del mattino
e i palazzi e le loro ombre sembravano vivi.
Ho trattenuto il respiro quando sono arrivato sul litorale
negli ultimi momenti in dissolvenza del 42.
Tornato nel luogo dove tutto è cominciato tempo fa,
forse un giorno queste rive assisteranno alla fine.
Proprio ora devo andare oltre quella storia.
Dimenticare il futuro
e ricordare il presente.
Ansia riflessa.
Dove sto andando?
Ansia riflessa.
Qual è il significato?

SEE THROUGH WALLS – VEDERE ATTRAVERSO I MURI

Evoluzione. Trasformazione.
Così comincia una nuova stagione.
Un’altra serie di circostanze per qualcosa che cresce.
Ogni giorno è un’opportunità
e ogni notte una delusione.
Ci sono infinite strade da prevedere per procedere.
Vedere attraverso i muri.
Una nuova percezione.
Un diverso punto di vista che riveli il cammino.
Chiedi a te stesso: “Ora sei pronto a vedere attraverso i muri?”
L’interferenza è forte.
C’è un nuovo labirinto per arrivare al domani,
ma già oggi ci sono risposte che devo essere trovate
e sogni da creare.
Ogni giorno salta fuori un differente sentiero.
Ogni notte si rivela un vicolo cieco.
Il tempo scorre.
C’è un’altra ipotesi plausibile.
La maggior parte delle cose non significa niente.
La maggior parte delle bugie si rivelano vere.
Quale eufemismo ti stanno proponendo?
Circondato da depistaggi,
forse è ora di concentrarsi
e l’illusione svanirà.
Non guardare! Vedi!
Troppi muri.
Informazioni senza senso.
Nient’altro che enigmi indecifrati.
I pezzi non corrispondono
e questo non va bene.
Non si tratta del mondo.
Dimentica il mondo!
La disconnessione è completa.

ZEN GARDEN MOMENT – MOMENTO NEL GIARDINO ZEN

Le pietre stamattina sono fredde
e le connessioni sul terreno sono state realizzate.
Aumenta la distanza tra il domani
e i fantasmi del passato.
E’ un momento nel giardino zen,
quando sei vicino alla comprensione.
Poi piovono distrazioni
e le onde sulla sabbia presto scompaiono.
Silenzioso e sereno.
Semplice come la vita
è il riflesso del disegno interiore.
In mezzo alle isole fluttuanti,
tra il cielo e la terra
e ai confini dell’illuminazione,
qualcosa si rompe sempre.
Così ricomincia,
semplice come la vita,
la ricerca senza fine della pace.
Il momento nel giardino zen
è come l’eco di un sogno.
Se potessi posizionare correttamente le pietre!
Se riuscissi a trovarne il disegno!

CONNECTING THE DOTS – UNIRE I PUNTINI

C’è qualcosa di sbagliato.
Fuori fuoco. Fuori posto.
Vari tentativi di analizzare la conclusione nel fallimento.
Sarà un lungo cammino stanotte,
con nuove connessioni in atto
e l’obbligo di affrontare questa transizione.
Ne seguirà un’intuizione
e tutto avrà senso.
Un movimento nel cielo.
L’orizzonte sempre più buio.
Unire i puntini, uno dopo l’altro.
Segni di strade invisibili.
Il disegno di una costellazione.
Connessione!
Per tutto questo tempo le riflessioni sono entrate e uscite
e le stagioni si sono succedute al rallentatore.
Un pezzo dopo l’altro.
Differenti lunghezze d’onda si sono combinate
e là si trova l’immagine completa.
Torna indietro e prendi tempo!
Tutto avrà senso.
Tutti i disadattati in pezzi,
pieni di preoccupazioni e di problemi,
su margine della coerenza sociale,
assistono come spettatori allo spettacolo.
Si presentano con le loro domande e i loro dubbi
e diffondono ovunque la loro confusione.
Unire i puntini, uno dopo l’altro.
Le risposte sono nascoste tra le righe,
ma uno dovrebbe dimenticare come si legge.
Le risposte sono nascoste tra le nostre menti,
ma uno dovrebbe dimenticare come si pensa.
Siamo compatibili con il resto del mondo
che ancora rimane da vedere?

 

Testi richiesti da R. R.

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