STEEL AGAINST STEEL – METALLO CONTRO METALLO
Da leggende e racconti
le pagine della storia vengono consultate.
Il nostro re ci proteggerà dalla magia nera,
ma noi impugneremo l’acciaio.
Faremo la nostra parte per difendere il regno
contro eserciti di migliaia di unità.
E’ un patto siglato col sangue.
Il nostro sangue ancestrale.
In tempi antichi,
quando la magia prosperava nel mondo,
abbiamo impegnato le nostre vite
a combattere per il re.
Ogni singolo uomo ha giurato
di battersi per la propria terra.
Siamo lo scudo delle umane genti
e contro il metallo abbiamo vissuto e siamo morti con il metallo.
Siamo il metallo contro il metallo.
Quando un uomo moriva,
un altro lo rimpiazzava
per proseguire la battaglia e riconquistare il campo.
Con orgoglio sentiva il metallo nel pugno
e combatteva per la sua terra
contro eserciti di uno o di migliaia.
E’ un patto siglato col sangue.
Il nostro sangue ancestrale,
forgiato nel fuoco.
Il nostro grido di battaglia risuona potente
ed echeggia tra gli alberi.
Con asce e con spade.
Un accordo fragoroso che frantumerà l’armatura delle loro anime.
Non crolleremo e non ci spezzeremo.
Le nostre spade non ci tradiranno mai
e la terra tremerà quando ci lanceremo nella mischia.
Li costringeremo a inginocchiarsi.
Siamo il metallo contro il metallo.
COLOSSEUM – COLOSSEO
Guardate il Colosseo
e ascoltatene la mia raffigurazione!
Gli spettacoli di morte vi mozzeranno il respiro.
Ascoltate i leoni ruggire!
Che i giochi abbiano inizio!
Trovate posto tra queste mura!
Crocifissione di massa.
Caccia di bestie.
Combattimenti fino alla morte.
Benvenuti a Roma!
L’ideatore, lo spettatore o il feroce gladiatore.
L’anfiteatro vi mostrerà la vostra vera natura.
Oggi morirò schiavo in una fossa senza nome
o mi guadagnerò la giornata.
Tutti grideranno il mio nome
e con la libertà come ricompensa
mi unirò al mio drappello
e sconfiggerò la corona che un tempo amavo.
Con la spada e lo scudo non mi arrenderò mai
e ora sono diventato barbaro.
Qui vi inchinerete ed esulterete per il vostro imperatore,
l’essere più vicino a un dio su questa terra.
Giudicherò e deciderò chi vive e chi muore.
Battetevi per la libertà nel mio Colosseo!
Combattete o morite!
La vostra vita è sul filo.
Combattete o morite!
Vi darò il segnale.
Combattete o morite!
E’ il momento di purificarsi.
Combattete o morite!
Glorificate gli déi!
Combattete o morite!
Sono testimoni del vostro sacrificio.
Combattete o morite!
Vedremo se è il vostro tempo di morire.
Sarà questo il suo destino?
Morire oggi davanti a tutti?
Oppure realizzerà la profezia col suo tradimento?
Per la libertà! Per la gloria!
La sua vittoria è storia di uomini liberi e di gloria.
Fate la storia!
L’ideatore, lo spettatore o il feroce gladiatore.
L’anfiteatro vi mostrerà la vostra vera natura.
Sarà questo il suo destino?
Morire oggi davanti a tutti?
Oppure realizzerà la profezia col suo tradimento?
Libererà le sue genti,
sconfiggerà il potere
e vivrà.
FATE’S PANTOMIME – LA PANTOMIMA DEL DESTINO
Partecipa al gioco come fanno tutti!
Scegliti un nome e indossa il costume!
Uniformati nel più strano dei modi,
siamo tutti deformati in questo inestricabile abbraccio.
E ancora ci nutriamo coi dannati.
Proviamo sensazioni e soffriamo.
Empi tintinnii nella nostra testa.
Partecipa al gioco!
Unisciti alla pantomima che ci fa impazzire
lungo il tortuoso racconto del tempo!
Ci manca la nostra famiglia,
antica come il cielo
e non abbiamo memoria di quando
per la prima volta abbiamo aperto gli occhi
e visto come si sviluppava la vita.
Sentiamo. Consumiamo. Replichiamo.
Ero solo durante il mio primo sogno
e questo era lo stato del mio primo respiro.
Gli sono sfuggito nella vita
come per mano della morte.
Contagio, dimmi! Qual è il mio destino?
Sentiamo. Consumiamo. Replichiamo.
Milioni di anni ci hanno reso così.
Perché allora abbiamo costruito una gabbia così piccola?
Il nostro io conserva il ricordo di tutte le vite precedenti,
felicemente tradite per rigare dritto.
Eppure milioni di anni non si dimenticheranno di noi.
Questo schema è un valido potenziale interiore.
Allora provateci più che potete
all’interno dei vostri giochi coercitivi,
ma non costruirete una gabbia per le nostre vite!
In questa vita consideriamo che ci sia un’esistenza esterna,
dove però nessuno è mai stato, né andrà,
come se percepissimo una sorta di eco
su cui ci riflettiamo sempre da soli.
Sembra che siamo più di quelli che siamo.
Voci diverse si odono allo stesso tempo.
Avrò il coraggio di dirlo?
Sono una legione che ha tutto, ma non è unificata.
Abbiamo aperto gli occhi
e abbiamo visto come la vita si sviluppava.
Cosa stiamo facendo?
Sentiamo. Consumiamo. Replichiamo.
WRETCHED PLAY – MESCHINA RAPPRESENTAZIONE
Finalmente solo in questa casa vuota.
Quante volte hai minacciato di andartene
e ora alla fine l’hai fatto.
Silenzio. Oh, dolce silenzio!
Ma che strada prenderà il futuro
per poter analizzare i miei ricordi
e scriverne qualche meschina rappresentazione?
Silenzio. Oh, finalmente il silenzio!
Dimentichiamo il futuro
e dimentichiamo il passato
e lasciamo che il presente duri per sempre!
Hai scacciato le anime dentro queste mura
e ora riempi la tua ingorda fiaschetta!
Se ne sono andate tutte.
La casa è tua.
Un castello. Una prigione. Un manicomio per l’orda.
Prenderò gli ultimi colpi da solo
e troverò il fondo della mia anima malmessa.
Giacerò sulla fredda e dura pietra
e ti chiamerò per nome.
Griderò inutilmente.
Ma qui non c’è nessuno.
Non mi sentirai mai.
Dove sei andata?
Che cosa pensavo quando hai varcato quella soglia?
Te ne sei andata per sempre?
Non tornerai più?
Intendevi ogni parola che hai detto
e mi hai allontanato nel tuo passato.
Parecchi anni si sono avvicendati
e così è stato anche per la nostra casa.
Mi hai lasciato andare.
Mi hai liberato
e io ho vissuto la mia vita per espiare la violenza.
CENOTAPH – CENOTAFIO
MAYA AND THE WOLF – MAYA E IL LUPO
Camminando nel suo lato d’ombra
Maya si chiedeva che cosa si trovasse oltre la palizzata
che i suoi antenati avevano eretto tanto tempo fa.
Il suo cuore batteva con un ritmo più veloce
di quanto potessero tenere i suoi piedi
e il suo viso era pallido sotto la luna.
Quasi nel silenzio scivolava nella notte.
La mente ritornava agli ammonimenti
di cui sua madre la inondava seduta accanto al letto
circa un lupo dedito a divorare.
Com’era possibile che lei ora lo sentisse ululare al vento
e la supplicasse di entrare nella foresta?
Ascolta il richiamo dell’avventura!
Stimola il desiderio di spingerti
dove potresti ritrovarti nuda accanto al fuoco!
Tutto scorre dal vuoto verso il vuoto.
E’ il richiamo dell’avventura.
Cerchiamo di fuggire da un’esterna e anormale condizione dell’essere.
Un’esistenza che noi stessi abbiamo definito.
Avanza nella foresta fin dove è più buio!
La strada che conosci non l’ha mai percorsa nessuno.
Nella foresta, nel punto più buio,
riecheggerai tra gli alberi.
Maya, le risposte che cerchi
possono essere trovate nei luoghi più remoti.
Crea! Alimenta! Distruggi!
All’inizio tutto andava bene.
Era bello.
Era come avrebbe dovuto essere.
Fino al giorno in cui lei aprì gli occhi
e tutto voltò al peggio.
Aveva visto qualcosa che non poteva non vedere.
Maya e il lupo.
Riflesso e ombra.
Si trovarono faccia a faccia nei luoghi più remoti.
THE RETURN – IL RITORNO
Buttate l’ancora!
Ammainate le vele!
Siamo arrivati.
Finalmente sono qui dove tutto è cominciato.
Un luogo un tempo così vicino a me,
ora diventato una terra straniera.
Guardo verso il cielo.
Chiamo e piango.
Sono a casa.
Ossa sono sepolte nella terra sotto i miei piedi.
Resti della mia gente che ho così fortemente cercato.
Ora sono tornato.
Ho risposto alla chiamata.
Non ricordo più il canto del mio popolo.
Molte lune sono passate.
I loro volti mi appaiono poco familiari
e, timoroso di aver dimenticato,
mi affido al mio nome.
Sulle mie imprese ho giurato
che prima o poi sarei tornato a casa
e ora capisco che la mia casa è nei luoghi in cui ho viaggiato.
Sono nato sotto il cielo
e ho girovagato come uno straniero.
Con l’occhio della mente ho immaginato
che avrei riposato in questo posto,
ma la mia mente poteva soltanto prevedere
e non sapere come mi sarei sentito
ora che sono arrivato in questo luogo.
Ricordo il suo volto e la sua voce,
ma nessuno le assomiglia.
Sguardi spenti e anime vuote
non riempiranno mai questa assenza.
Farò rotta verso il mare aperto
e mi allontanerò da queste terre.
L’unico luogo che potrei chiamare casa
è dove poggiano i miei piedi.
Non voglio altro che ripartire da queste coste
e lasciarmi tutto alle spalle
per ritornare sulla mia nave.
Sono destinato al mare aperto.
Lascerò andare la mia famiglia del passato
e seguirò i venti del tempo,
realizzando ciò che è davvero mio.
Ascoltate questa storia ammonitrice
da uno spirito destinato al viaggio!
Stringetevi ai vostri cari
e amate la vostra casa!
In mare aperto le onde si infrangono come lampi
nella solitudine della memoria.
(Testi mancanti – Se qualcuno li avesse può spedirmeli all’indirizzo mail:
narrowdoor999@yahoo.it
Grazie).